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Italia paese amico degli animali: settore vivace, ricco di eventi e fiere
Pet Economy: numeri, novità, curiosità di un comparto che non conosce crisi
La Pet Economy non conosce crisi.
L’Italia è al terzo posto nel mondo tra i paesi più amanti degli animali, dopo Stati Uniti e Polonia, e al terzo posto anche nella classifica dei paesi europei “pet-friendly”.
Un paese, il nostro all’avanguardia anche in termini di accessibilità e servizi. Il trend in crescita nel settore del PetFood è evidenziato dai dati 2018 Assalco-Zoomark; il mercato Italiano dei prodotti per l’alimentazione supera i 2 miliardi di Euro. Se la popolazione animale in Italia supera 60 milioni di esemplari, le preferenze degli Italiani nei riguardi degli animali d’affezione, si orienta verso l’acquisto di pesci in 30 milioni di casi, poco meno di 13 milioni gli uccelli, 7,5 milioni i gatti, 7 milioni di cani e 3 milioni tra piccoli mammiferi e rettili.
Che il comparto sia in fermento lo si può leggere anche dalla risposta di partecipazione all’evento “pet Friendly” più famoso d’Italia. QuattrozampeinFiera torna a parco Esposizioni Novegro Milano il 5 e 6 ottobre. Un grande evento che coinvolgerà 360° aziende, centri cinofili, veterinari, sportivi, allevatori, esperti di igiene, associazione benefiche, stilisti, giornalisti ed influencer.
La Pet economy non conosce crisi
Una fiera esperienziale ricca di formazione, informazione, sport, adozioni, shopping, consapevolezza e intrattenimento educativo. Attività ludiche e formative per conoscere le patologie più comuni e imparare a curarle, scoprire le leggi in materia pet, conoscere le razze canine e feline, avvicinare il mondo animale ai bambini, e soprattutto educare il proprio cane a vivere correttamente negli spazi pubblici o privati.
Un cucciolo è come un serbatoio vuoto. E creta da plasmare. Dopo le prime settimane di vita, in cui è fondamentale l’imprinting dato dalla madre e le interazioni con la cucciolata, fondamentale è il lavoro che l’essere umano deve fare per educare, guidare e assicurare all’animale uno sviluppo armonico. Ecco perché è importante comprendere quali sono gli errori, le ingenuità che possono compromettere lo svilupparsi di un sano rapporto uomo animale. Esistono professionisti che dedicano la propria vita a questo lavoro, con competenza ed esperienza riescono a risolvere situazioni complesse ed ingestibili. Massimo Perla è educatore e responsabile nazionale CSEN Cinofilia, da anni insegna a proprietari ed animali come impostare una sana, gratificante e corretta convivenza. Il 5 e 6 Ottobre sarà protagonista a Parco Esposizioni Novegro di QuattrozampeinFiera”, presso lo stand Bayer, per fornire consigli ai visitatori dell’esposizione “Petfriendly” più famosa d’Italia.
Abbiamo chiesto a Massimo Perla quali sono i principali “scivoloni”, le criticità da affrontare e gli errori da evitare se si vuole educare un cane e farne un animale felice.
La Pet economy non conosce crisi
“Accogliere un animale in famiglia non è cosa da tutti -esordisce l’educatore- soprattutto, richiede un grande senso di responsabilità. Il periodo più delicato è quello tra i 2 ed i 4 mesi; in quella fascia d’età il cucciolo dovrebbe essere progressivamente esposto ai vari stimoli, ambientali, affettivi, logistici e acustici per permettergli di conoscere il luogo in cui vivrà, dalla campagna alla città. Un cane deve muoversi per conoscere gli spazi, i pericoli, gli odori, i rumori dal traffico, finanche l’interazione con altri animali. Se ad esempio un cane viene vaccinato -prosegue Massimo Perla- non deve restare chiuso in casa per paura di contrarre malattie, perché sarà un cane che si spaventerà per qualsiasi rumore, non appena metterà il muso fuori dalla porta, ed il rischio è quello che metta in atto comportamenti inadeguati. Basta semplicemente evitare luoghi in cui ci siano troppi cani”.
Come si può facilitare tale training dunque?
“Per educare un cane è necessario educare prima di tutto il proprietario. Educare significa condividere delle regole, rispettarle con coerenza e avere costanza nell'applicarle. Solo così si può ottenere che il cane sappia stare al guinzaglio, che non si spaventi, non salti addosso a bambini o ad altri cani. Se i proprietari conoscessero a fondo il loro animale ne beneficerebbe il rapporto con complicità e collaborazione. Anche i bambini vanno educati al rispetto dell’animale che non è un giocattolo ma un essere vivente con bisogni ed esigenze di cui è necessario aver cura…. Insegnare ad un bambino a prendersi cura di un animale, rispettandone le esigenze ed i bisogni significa educare il bimbo al senso di responsabilità e sensibilità. Sono corrette abitudini che fanno sì che il cane sia davvero un membro della famiglia, a vantaggio di tutti”. Cane educato uguale cane fortunato: e lo è anche il proprietario che può vivere appieno esperienze di socializzazione senza limitare la propria libertà personale e la felicità dell’animale.
E poi c’è la psicologia. Questa scienza ora è presente anche nel campo animale. Sedute terapeutiche tra uno psicoanalista e il suo cane ? Non è un paradosso. Succederà sempre a QuattrozampeinFiera. Una passeggiata attraverso 15 sedute-camminate tra uno psicoanalista ed il suo cane Zac: un viaggio nell’anima tra istinto, ragione, sofferenze e benessere. L’autore del volume “Passeggiata con lo psicanalista e il suo cane paziente” è lo psicoanalista Antonio Ventre e lo presenterà il 5 e 6 Ottobre a QuattrozampeinFiera.